Andiamo incontro a tempi bui, noi marketers.

Come tutti, del resto, no?

Eh si, perché inflazione, incertezza e malcontento porteranno inevitabilmente ad un calo nelle vendite, ad una maggiore attenzione del consumatore nella gestione del denaro.

L’aumento dei prezzi dell’energia e del gas ci renderà meno sereni e la stagione Natalizia subirà dei tagli importanti per la maggior parte delle famiglie.

E già ci sembra di sentirli, vero?

“Eh ma è colpa di Facebook, ormai è morto non ha più senso investirci”

“Bisogna tagliare l’advertising, non serve a nulla ormai è una spesa superflua”

“Si lo shop online ha funzionato, ma è stata solo una moda per il covid..”

 

E lo dirà a gran voce chi ha cominciato da cinque minuti, ma anche chi queste attività le fa da tempo.. lo diranno, magari, quando le vendite caleranno nonostante loro abbiano mantenuto l’investimento invariato; e lo diranno anche quando le vendite saranno uguali allo scorso anno, perché avrebbero dovuto crescere.

E noi..? Sopporteremo, cercando di fare informazione e continuando a ripetere una cosa che deve entrare nella testa di tutti gli imprenditori: il periodo storico in cui viviamo e ciò che succede nella nostra società al di fuori dell’azienda incide enormemente nelle dinamiche di vendita e di ciclo di vendita, e quindi nella vita dell’azienda stessa.

 

Non si può fare l’imprenditore guardando solo dentro, così come non si può farlo guardando solo fuori: dobbiamo avere una vista prospettica e osservare sia il mondo che ci circonda che la nostra impresa.

 

Perché? Perché le imprese sono fatte di persone!

E dove vivono le persone? Nella società.

E quindi.. che famo?

Anche se sarà difficile, anche se sarà noioso, andremo avanti con la nostra personale lotta alla disinformazione, contro chi si improvvisa esperto, tendendo sempre le mani ai clienti per guidarli fuori dalla tempesta. Ne abbiamo viste negli ultimi anni, no?

Ultimamente mi rendo conto di quanto sia complicato mantenere alta la motivazione, e questo succedere proprio perché siamo ‘semplici’ esseri umani. Così come si stanchiamo in qualità di clienti e follower di alcuni brand e personaggi, ci annoiamo di ciò che viene fatto da e per la nostra azienda. Vedo imprenditori che si alzano una mattina convinti che una certa strategia non funzioni più, o che non porti risultati.

Siamo tutti troppo abituati alle soluzioni rapide, veloci, magiche e senza fatica. Ma non si perde peso in dieci giorni senza conseguenze, non si arreda su misura in pronta consegna e non si crea un business da centinaia di migliaia di euro in una settimana e senza investimenti.

Dobbiamo riappropiarci del nostro tempo come persone e professionisti, ritrovando anche quella calma che serve nella gestione delle relazioni, perché l’uomo è prima di tutto un animale sociale.