Staccare la spina ogni tanto si rende davvero necessario.

Agosto per il mio lavoro è un mese intenso, tante novità e moltissima pianificazione per la nuova stagione riempiono le mie giornate, ma delle volte non portano solo gioia ed entusiasmo, ma anche ansia e stress!

Così, senza nessuna pianificazione.. ho staccato 3 giorni (quasi quattro!) e sono state delle ‘ferie’ bellissime in giro per il nostro Bel Paese! Così belle che ho pensato di raccontarvele e di darvi alcuni suggerimenti utili su cose da vedere e da mangiare!

Non avendo un itinerario programmato, ma avendo ben stampate in mente quelle immagini dei verdi paradisi toscani ci siamo diretti verso Firenze.

Premetto che non vedevo l’ora di vedere il Duomo, avendolo tanto studiato, e mi sarebbe tanto piaciuto poterlo vedere anche all’interno, ma non avevo calcolato che, essendo i giorni di Ferragosto, l’intera popolazione mondiale avrebbe avuto la mia stessa idea. La coda era così lunga che girava completamente attorno alla Cattedrale, cosa che ci ha spinti a dire “Dai, ci torneremo!”.

Duomo di Firenze

Altre cose da fare a Firenze se avete poche ore (e come noi nessuna voglia di mischiarvi a code, quindi niente Uffizi): visita a Ponte Vecchio, una meta famosa e caratteristica che non potete mancare; e se vi piace fare shopping in boutique particolari, non perdetevi Luisa Via Roma, uno dei più famosi Concept Store d’Italia.

Abbiamo passato una magica serata a San Gimignano, un piccolo borgo in cui dovete assolutamente andare. L’atmosfera è magica, il tramonto non si può raccontare.
Ovviamente oltre che di viaggi, città e cultura, sono una grande amante del buon cibo e del buon vino, e che ferie sarebbero senza delle cene adeguate?! A San Gimignano vi consiglio l’ Olivieri Bistrot, personale simpatico e preparato, un ottimo menu con prodotti locali e una carta dei vini molto interessante!..

(Nella foto potete ammirare le colline di San Gimignano al tramonto e un esemplare di viaggiatrice felice).

Tramonto a San Gimignano

Dopo una fantastica dormita ci dirigiamo alla volta delle Cascate del Mulino: terme naturali gratuite ( = stra-piene di gente!).
Ora, se voi riuscite ad andarci in un periodo meno affollato ve le godreste sicuramente di più, ma nel complesso la location è davvero un paradiso selvaggio e naturale (c’è una piccola struttura con un bar, i bagni e le docce).

Terme di Saturnia

Il nostro tour prosegue alla volta di Orvieto, dove siamo stati rapiti dal Duomo. Ha un potere inebriante, saranno le sue dimensioni mastodontiche a confronto con il piccolo borgo in cui si trova o la fittissima decorazione in cui non si smette mai di scoprire elementi nuovi, ma questa architettura ha il potere di rapirti e tenerti lì, seduto su quella panchina a fissare il suo splendore.

Duomo di Orvieto

Siccome io però mi annoio facilmente, da quella panchina ci siamo alzati e abbiamo deciso che, per un’ora soltanto, avremmo potuto sopportare le visite guidate di gruppo per poter vedere la città sotterranea. Come molti di voi sapranno, o forse no (come me), esiste una enorme quantità di grotte, la maggiorparte delle quali sono private, che formano una vera e propria città sotto l’odierna Orvieto. Due di queste sono oggi di proprietà del Comune, che le ha rese accessibili e visitabili. Per quanto l’idea di rinchiudersi sotto terra con una cinquantina di sconosciuti non sia il massimo dell’aspirazione, è una visita che consiglio di fare (al modico prezzo di 6 euro).

Da Orvieto ci siamo spostati verso Montefalco, altro splendido borgo.
Siamo arrivati per cena e per la notte, avevamo già in programma di spostarci la mattina seguente, giusto il tempo di godersi una splendida vista e una magnifica serata in paese. Mangiato divinamente al ristorante l’Alchimista, proprio nella piazza del paese e alloggiato a Palazzo Bontadosi, carino anche se costoso e un pò scarsa la colazione, per i miei gusti.

Road to: Spello!
In questa città ci dovete andare, è conosciuta anche come la città dei fiori ed è ricca di bellissimi scorci ( anche se ètutta in salita, mannaggia!). Vi consiglio una tappa al Microbirrificio Etico DieciNove  dove dei giovanissimi ragazzi stanno facendo un ottimo lavoro con le loro birre artigianali e sapranno consigliarvi al meglio!

Spello PG

Dopo Spello ci siamo diretti ad Assisi, imperdibile. Dopo una camminata sotto il sole e con un caldo sfibrante siamo giunti alla Chiesa di San Francesco, che ripaga di tutte le fatiche (sepppur minime eh), e ci siamo poi gustati un ottima rivisitazione delle panzanella al ristorante Terra Chiama.

Stanchi delle fatiche dei due giorni precedenti e sulla via del ritorno, ci siamo diretti verso il centro Spa e Wellness Asmana, a Campi Bisenzio. Ingresso serale, dalle 19 alle 23, poca gente, momento perfetto: relax totale. Conclusione magnifica per una giornata quasi perfetta: il borgo di Villa Castelletti e la sua Van Gogh room.

Insomma, rimanere in Italia per questi pochi giorni è stata una continua scoperta, oltre che un piacere. Certo, non deve darti fastidio la macchina e devi saper goderti anche il viaggio (perché di ore in tre giorni e mezzo ne abbiamo fatte tante, circa 15!) però ne vale davvero la pena!

Questo magnifico giro si è concluso tornando a Casa, con una passeggiata al tramonto nella città in cui perdersi è l’unico modo per ritrovarsi: Venezia.

Venezia @ChiaraSimionato

Ah, preciso che post e citazioni sono assolutamente e completamente spontanei e derivano solamente da quanto mi sono trovata bene in quei locali!

Rientrata giusto ieri sera da Valencia, sono scappata dal caos quotidiano e mi sono immersa in una città in cui non ero mai stata.

Devo ammettere che avevo particolarmente fame di città, di vedere come si vive lì e di assaporare tutto quello che la città ha da offrire. Ora quindi ho deciso di raccontarvela brevemente e di darvi alcuni suggermenti nel caso in cui decidiate di andarci prossimamente o abbiate già organizzato la partenza!

Valencia, cosa e come vederla.

Io sono un amante delle passeggiate, mi sono accorta in questi tre giorni che Valencia (centro!) si può tranquillamente girare a piedi. In questo modo si riesce ad assaporare bene la vita della città, la sua quotidianità. Alloggiavo al Vincci Palace, in centro, hotel consigliatissimo per posizione, colazione e accoglienza. Le attrazioni da vedere sarebbero moltissime, ma non dovete assolutamente perdervi, oltre alla Cattedrale e alle piazze principali:

  • Il Mercato centrale. Un paradiso per chi, come me, ama la cucina e il buon cibo. E’ un mercato coperto modernista, con colonne e volte metalliche, situato a 5 minuti a piedi dalla Cattedrale, circondato di Tapas Bar, ricco di tutto quello che potete desiderare, carne, pesce, frutta, spezie.. imperdibile!

Mercato Centrale ©ChiaraSimionato

  • Il Mercato di Còlon. Un concetto differente, sono principalmente locali, bar e ristoranti, una struttura interessante, moderna, con un ricco mosaico in ceramica che decora il portale di ingresso. E’ a due passi dalla fermata della metro di Còlon, vicinissimo ad una delle principali vie commerciali.

 

  • il Parco Turia. La città è attraversata dal fiume Turìa, che è stato deviato a seguito dell’inondazione del 1957 che ha sommerso Valencia. Sul vecchio letto del fiume è stato progettato e costruito uno dei parchi cittadini più belli che io abbia mai visto. E’ ad una quota più bassa rispetto al tessuto urbano, è ricco di una vegetazione piena di colori, curato maniacalmente, con percorsi ciclabili, pedonali, giochi per bambini, campi da calcetto, percorsi per i runner, attrezzature per allenamenti.. insomma tutto quello che si potrebbe desiderare in un parco! Ci sono moltissimi accessi, tanti quanti i ponti che lo attraversano e portano da una parte all’altra della città. Percorrendo il parco in bici, in circa 20 minuti si arriva dal centro alla Città delle Arti e della Scienza, la prossima tappa immancabile.

 

  • Città delle Arti e della Scienza. Onestamente sto ancora cercando le parole guste per descriverla, penso sia uno dei progetti più riusciti di Calatrava, e una delle aree più innovative con cui sono entrata in contatto. Oceanografico, Museo della Scienza, Hemisfèric (l’occhio della sapienza), Palazzo della Arti, e Umbracle, la porta di ingresso. Tutto merita una visita, vi consiglio di prenotare uno dei film dell’Hemisferic nella versione panoramica, non lasciatevi tentare dal 3D, andate a vedere la versione panoramica che è una vera esperienza per chi (come me!) non l’ha mai vista! L’oceanografico è imperdibile, mi raccomando non perdete lo spettacolo dei delfini, i ragazzi sono bravissimi e quegli animali hanno qualcosa di magico. Ci vogliono circa 4 ore per girarlo bene, prendetevi per tempo! Al museo della Scienza dovrete dedicare almeno 2 ore/ 2 ore e mezza, ci sono delle parti interattive molto divertenti e delle aree dedicate solamente ai bambini.

 

  • La spiaggia, Las Arenas. Ci potete arrivare sempre in bicicletta, sono circa 25 minuti dal centro. E’ un percorso che, se avete tempo, energie e voglia, vi consiglio di fare. Vedete le diverse aree di Valencia e potete dare un ulteriore valore aggiunto a questo viaggio. Io ho trovato interessantissimo attraversare il quartiere popolare e quello universitario, il paesaggio cambia completamente rispetto al centro e merita un passaggio! Quando raggiungerete Las Arenas vi si aprirà questo viale molto grande ricco di palme che precede una lunga distesa di sabbia, in qualsiasi stagione io una passeggiatina la farei!

L’ultimo consiglio che vi do è quello di guardarvi attorno. E’  una città che ha moltissimo da offrire, bisogna passeggiare molto e delle volte la cosa migliore da fare è smettere di guardare la piantina e perdersi nelle sue particolarità.

 

Buon Viaggio!..