Non ho mai capito fino in fondo la questione della ‘bambina interiore’.
Non riuscivo a comprendere come potevo parlarle e soprattutto dove tutto ciò mi avrebbe portata..
- Per cosa avrei dovuto perdonarla?
- Cosa avrei dovuto raccontarle?
- Cosa sarebbe cambiato, quindi?
Beh, effettivamente non avevo capito proprio nulla.
Circa un mese fa, nell’ultima sessione con la mia Coach lei mi invitava a parlarle: “sai già cosa dirle, ma devi farlo con più amore”.
Ero ancora nel mio loop di ‘non ne vedo l’utilità’ quindi in sessione non è emerso molto.. ma, al termine della sessione, ho iniziato a scrivere.
È stata una vera ESPLOSIONE.
Ancora non parlavo a lei, però, ancora non avevo risolto quella cosa.
In quell’esplosione c’è stato un ‘Eureka Moment’ in relazione al mio essere sempre considerata più grande e matura per la mia età.
Io sono sempre stata quella responsabile, fin da bambina, sono il contatto in caso di emergenza delle amiche, per capirci.
In quel momento, scrivendo, ho capito che nella mia infanzia e adolescenza si è sempre preteso da me che io sapessi tutto, che io sapessi già fare tutto, senza però avermi mai dato modo di imparare o essersi presi il tempo di insegnarmi.
Non lo so se voi lo percepite, ma questo per me è stato uno dei quei BOOM! che ogni tanto capitano nel cervello. Per me è stata una nuova consapevolezza, di una potenza incredibile. Perché ci sono cose successe nella mia vita di cui ho sempre dato la colpa a me, ma capire che avevo solo X anni e NON POTEVO SAPERLO… Beh, è tanta roba, lasciatemelo dire.
Arrivare a questa conclusione mi è costata una cosa come 8 pagine e fiumi di lacrime, praticamente subito dopo la sessione, ma ne è valsa sicuramente la pena. E la cosa bella di tutto questo lavoro su me stessa è che non è finita qui.. non è mai finita in realtà!
Cosa c’entra tutto questo con il dialogo interiore? Ora mi spiego.
Ho avuto un blocco nelle condivisioni sui social, e in generale online, nelle ultime 4-5 settimane. Sono state movimentate, poi c’erano le festività di Pasqua, e oltre al lavoro con la mia Coach sto facendo anche delle consulenze per lavorare sulla mia immagine e sul giudizio degli altri, tra cui anche il lavoro con una fotografa. Insomma, sto andando ad aprire tanti cassettini.
Tutto questo lavoro necessitava di silenzio e calma per essere elaborato almeno in parte.. così dopo circa 15 giorni dalla sessione decido di riguardarla (thanks god le registriamo!).
Era una giornata mezza nuvolosa, io non stavo molto bene e mi sono presa qualche ora per provare a sbloccare un po’ di cose..
Riguardo la sessione con il quaderno in mano, seduta sul divano.
Ascolto me, ascolto lei. Mi segno qualche parola/frase chiave, fino a quando arriviamo proprio lì, alla bambina interiore, al parlarle con più amore.
Ed ecco che arrivano le parole: 5 pagine scritte in quello che è sembrato un secondo. Parlando a lei, a me, a Noi.
5 pagine per riconoscere che siamo sempre state insieme: io l’ho aiutata a non perdersi, e lei mi ha aiutata a non accontentarmi.
5 pagine intense e dense, per arrivare a dirci che abbiamo fatto tanto! Che siamo state BRAVE. Che siamo state FORTI.
5 pagine per riconoscere l’amore.
5 pagine per imparare a vederci.
So che è l’inizio di un dialogo che mi porterò avanti.
Ecco, grazie Patty per avermi regalato tutto questo.
Lo scrivo qui, nel mio spazio, non solo per raccontarmi, ma per farvi vedere come ci sia sempre resistenza quando dobbiamo lavorare su temi importanti. Il percorso di Crescita Personale non solo non finisce mai, ma è qualcosa che a tratti può essere complesso, ma dobbiamo fidarci del processo, del tempo, di noi stessi. Perché i regali che emergono sono davvero bellissimi.
Vi interesserà forse sapere cosa mi ha portato tutto questo lavoro, giusto? Prima di tutto a tantissime nuove consapevolezze, su me stessa e sul mio percorso. Consapevolezze che mi hanno permesso di sentirmi più leggera, di vedermi con più amore, di accettarmi di più.
Ma la consapevolezza forse più potente sta nella relazione con gli altri.