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L’importanza dell’usabilità non è certo una novità, ma negli ultimi anni si parla sempre di più della progettazione di siti web basati sull’esperienza utente. Spesso quando le pagine web vengono progettate i designers si concentrano su come secondo loro vengono letti i siti web, ma la verità è che l’utente non legge le pagine web, le scorre. E spesso lo fa molto velocemente.

Dopo aver frequentato il corso di Web Design Strategy di Studio Samo, tenuto dalla docente Carlotta Silvestrin, ho iniziato la lettura di un libro che lei saggiamente consiglia durante il corso: “Don’t make me think” di Steve Krug. Un libro molto interessante, con spunti di riflessioni ed esempi davvero utili per chi lavora nel web. Così mi è venuta la voglia di condividere con voi alcuni consigli estrapolati da questo libro.

 

4 suggerimenti che mettono le basi dell’usabilità e della leggibilità dei contenuti per l’utente

 

#1 Posizioni e Disposizioni.

Nel tempo sono diventate canoniche e per questo riconoscibili alcune posizioni di certi elementi all’interno delle pagine web. E’ bene accettare questo tipo di riconoscibilità e lasciare questi elementi lì dove stanno, ad esempio tutti sappiamo che in alto a sinistra di una pagina troveremo il logo dell’azienda e a destra il menu principale per la navigazione, ecco non complichiamo le cose andando ad esempio, ad invertire le loro posizioni. Inoltre tutti sappiamo che cliccando il logo torniamo sempre all’home page, e questo è un punto fermo che deve rimanere.

E’ buona pratica anche riuscire a disporre gli elementi nella pagina in modo da non creare caos. L’obiettivo è sempre quello di riuscire semplificare la navigazione dell’utente all’interno della nostra pagina, per farlo è importante suddividere la pagina in aree ben definite, che permettano velocemente la comprensione del loro contenuto (ad esempio la sezione “Articoli recenti” dovrebbe avere un suo riquadro con titolo di riferimento, così come dovrebbe essere per tutto il resto del contenuto).

user experience

 

#2 Rendere i link evidenti.

Far si che sia riconoscibile tutto quello che è cliccabile, per rendere la vita più semplice all’utente e per rendere facile il passaggio successivo, cliccare. Attenzione però ad utilizzare per tutto ciò che è cliccabile la stessa formattazione, se scegliete un colore, mantenetelo come riferimento in tutti i link della pagina web.

 

#3 Fare delle scelte.

Nel libro Steve Krug dice:

“Quando costruite delle pagine web, probabilmente è una buona idea partire dal presupposto che tutto è rumore visivo ( l’approccio “presunto colpevole fino a prova contraria”) e che dovete sbarazzarvi di tutto quello che non sta realmente apportando un contributo. Di fronte ad una quantità limitata di tempo e disattenzione, tutto quello che non fa parte della soluzione deve sparire.”

In questa frase si riassume perfettamente il concetto di fare delle scelte: non tutto è importante. O meglio, non tutto può essere importante allo stesso tempo, nello stesso livello. Ci vuole organizzazione e semplicità. E’ inutile riempire una pagina di annunci pubblicitari se questi distolgono l’attenzione da ciò che inseriamo come contenuto in quella pagina, quindi da ciò che vorremmo far leggere. E’ indispensabile decidere quale contenuto inserire e come farlo, per evitare che il nostro lettore esca di corsa dalla nostra pagina web in preda ad un attacco di nervosismo epilettico.

 

#4 Attenzione al testo.

Quando si scrive per il web bisogna considerare che il lettore medio ha una soglia di attenzione molto bassa e (anche se non sempre è giustificato) è sempre di fretta.

Quindi come possiamo fare in modo di catturare la sua attenzione?

Utilizzando qualche accorgimento nella formattazione del testo.

•    Innanzi tutto è bene utilizzare molti, anzi moltissimi titoli. Servono a far capire velocemente di cosa si parla in quel paragrafo e di conseguenza se l’utente interessa o se può scorrere fino al prossimo. Inoltre introducono argomenti specifici, come fossero un indici sviluppato lungo la pagina. Vanno formattati correttamente, dando le giuste dimensioni a titoli di maggiore importanza rispetto ad altri e tenendoli vicini al paragrafo di riferimento.

•    E’ bene mantenere i paragrafi brevi, per non scoraggiare il lettore medio in partenza. Vanno bene anche paragrafi di una sola frase, devono esprimere un concetto, certo, ma in questo mondo è bene essere sintetici e diretti.

•    Gli elenchi puntati sono un ottimo aiuto per mantenere l’attenzione di chi legge ed evitare che scorra il nostro testo senza prestargli attenzione. Steve Krug consiglia di pensare in questo modo: quasi tutto quello che può essere un elenco puntato, probabilmente dovrebbe esserlo.

•     Evidenziare i termini chiave è fondamentale. Quando si scorre rapidamente una pagina o un articolo per lo più si cercano parole chiave inerenti all’argomento, se queste sono messe in evidenza rendiamo più facile la vita del lettore.

writing

In conclusione possiamo dire che è buona norma tenere sempre a mente l’utente tipo del nostro sito e del nostro blog, il nostro focus deve essere rendergli la comprensione dei contenuti il piùfacile e il più veloce possibile. Già questi suggerimenti possono far riflettere nella costruzione di un articolo o di una pagina web, nei prossimi post di riporterò altri suggerimenti su come migliorare l’esperienza utente e sulla scrittura per il web, nel frattempo fatemi sapere le vostre opinioni!

Parlare di Web Design e di User Experience è uno dei miei argomenti preferiti, ma non sono certo la sola ad averne capito l’importanza. Oggi vorrei farvi leggere un articolo interessante, scritto da Giulia, mia sorella, una copywriter molto attenta. Si intitola “6 principi fondamentali per un sito web efficace” e fornisce degli ottimi spunti su gerarchie, colori e usabilità.

Ho la fortuna di condividere la mia passione per il digitale con Giulia e negli ultimi anni abbiamo iniziato a lavorare assieme molto più frequentemente di quanto avremmo mai pensato di fare! Siamo due caratteri completamente diversi e ci siamo scontrate molto in passato, probabilmente chi ha una sorella può capire! Riuscire a superare le difficoltà ci ha rese unite, e il lavoro sta solidificando la stima reciproca che ci spinge ad avvalerci l’una della consulenza continua dell’altra. Vi è mai capitato di trovare nell’ultima persona che avreste contattato in passato, la prima a cui in realtà ora vi rivolgete per un consiglio? Un bellissimo e super positivo cambiamento!

Sorelle

Vi racconterò ancora di cosa facciamo assieme, sto anche pensando di scrivere un articolo su “come lavorare in famiglia”, se esistesse una guida utile io la leggerei volentier! Mi raccomando, fatemi sapere cosa pensate del suo articolo e soprattutto se avete esperienze di business in famiglia.. mandatemi i vostri consigli!…