Valencia
Rientrata giusto ieri sera da Valencia, sono scappata dal caos quotidiano e mi sono immersa in una città in cui non ero mai stata.
Devo ammettere che avevo particolarmente fame di città, di vedere come si vive lì e di assaporare tutto quello che la città ha da offrire. Ora quindi ho deciso di raccontarvela brevemente e di darvi alcuni suggermenti nel caso in cui decidiate di andarci prossimamente o abbiate già organizzato la partenza!
Valencia, cosa e come vederla.
Io sono un amante delle passeggiate, mi sono accorta in questi tre giorni che Valencia (centro!) si può tranquillamente girare a piedi. In questo modo si riesce ad assaporare bene la vita della città, la sua quotidianità. Alloggiavo al Vincci Palace, in centro, hotel consigliatissimo per posizione, colazione e accoglienza. Le attrazioni da vedere sarebbero moltissime, ma non dovete assolutamente perdervi, oltre alla Cattedrale e alle piazze principali:
- Il Mercato centrale. Un paradiso per chi, come me, ama la cucina e il buon cibo. E’ un mercato coperto modernista, con colonne e volte metalliche, situato a 5 minuti a piedi dalla Cattedrale, circondato di Tapas Bar, ricco di tutto quello che potete desiderare, carne, pesce, frutta, spezie.. imperdibile!
- Il Mercato di Còlon. Un concetto differente, sono principalmente locali, bar e ristoranti, una struttura interessante, moderna, con un ricco mosaico in ceramica che decora il portale di ingresso. E’ a due passi dalla fermata della metro di Còlon, vicinissimo ad una delle principali vie commerciali.
- il Parco Turia. La città è attraversata dal fiume Turìa, che è stato deviato a seguito dell’inondazione del 1957 che ha sommerso Valencia. Sul vecchio letto del fiume è stato progettato e costruito uno dei parchi cittadini più belli che io abbia mai visto. E’ ad una quota più bassa rispetto al tessuto urbano, è ricco di una vegetazione piena di colori, curato maniacalmente, con percorsi ciclabili, pedonali, giochi per bambini, campi da calcetto, percorsi per i runner, attrezzature per allenamenti.. insomma tutto quello che si potrebbe desiderare in un parco! Ci sono moltissimi accessi, tanti quanti i ponti che lo attraversano e portano da una parte all’altra della città. Percorrendo il parco in bici, in circa 20 minuti si arriva dal centro alla Città delle Arti e della Scienza, la prossima tappa immancabile.
- Città delle Arti e della Scienza. Onestamente sto ancora cercando le parole guste per descriverla, penso sia uno dei progetti più riusciti di Calatrava, e una delle aree più innovative con cui sono entrata in contatto. Oceanografico, Museo della Scienza, Hemisfèric (l’occhio della sapienza), Palazzo della Arti, e Umbracle, la porta di ingresso. Tutto merita una visita, vi consiglio di prenotare uno dei film dell’Hemisferic nella versione panoramica, non lasciatevi tentare dal 3D, andate a vedere la versione panoramica che è una vera esperienza per chi (come me!) non l’ha mai vista! L’oceanografico è imperdibile, mi raccomando non perdete lo spettacolo dei delfini, i ragazzi sono bravissimi e quegli animali hanno qualcosa di magico. Ci vogliono circa 4 ore per girarlo bene, prendetevi per tempo! Al museo della Scienza dovrete dedicare almeno 2 ore/ 2 ore e mezza, ci sono delle parti interattive molto divertenti e delle aree dedicate solamente ai bambini.
- La spiaggia, Las Arenas. Ci potete arrivare sempre in bicicletta, sono circa 25 minuti dal centro. E’ un percorso che, se avete tempo, energie e voglia, vi consiglio di fare. Vedete le diverse aree di Valencia e potete dare un ulteriore valore aggiunto a questo viaggio. Io ho trovato interessantissimo attraversare il quartiere popolare e quello universitario, il paesaggio cambia completamente rispetto al centro e merita un passaggio! Quando raggiungerete Las Arenas vi si aprirà questo viale molto grande ricco di palme che precede una lunga distesa di sabbia, in qualsiasi stagione io una passeggiatina la farei!
L’ultimo consiglio che vi do è quello di guardarvi attorno. E’ una città che ha moltissimo da offrire, bisogna passeggiare molto e delle volte la cosa migliore da fare è smettere di guardare la piantina e perdersi nelle sue particolarità.
Buon Viaggio!..