Correre
Corro.
Non da professionista, non da sempre.
La corsa ha segnato per me un cambiamento, perché mi ha aiutato a capire alcune cose.
Come la corsa ha cambiato il mio modo di affrontare le sfide
Quando esci a correre, ti metti in gioco, specialmente le prime volte. Non importa da quanto tempo tu non faccia sport, quando esci a correre per la prima volta sei già in vantaggio rispetto a chi sta sul divano. Hai scelto di uscire, e questo è già un gran traguardo.
Dunque, le mie prime uscite sono state disastrose. Nonostante le persone intorno a me continuassero a ripetermi che i progressi sarebbero arrivati in fretta, io continuavo a credere che sarei morta di lì a poco.
Non avevo fiato, non avevo gambe, e avevo un grosso problema: la noia.
La noia è una piccola creaturina che si insinua in molti dei miei momenti quotidiani, sono una persona che si annoia facilmente, e le prime volte che uscivo a correre mi sembrava che il tempo non passasse mai.
Piano, piano però, le cose sono cambiate. Ho scoperto il piacere di correre, di spingersi oltre i propri limiti, di soffocare quella vocina nella testa che dice continuamente “non ce la faccio, ora mi fermo”. Ho imparato a godermi il paesaggio attorno a me, a respirare a pieni polmoni quella voglia di andare.
Ma la cosa più bella, per me, è quello che la corsa mi ha insegnato e mi insegna ancora. Il bello è proprio che quello che succede al tuo corpo e alla tua mente quando cominci a correre, quella sensazione improvvisa di potercela fare, la puoi riversare anche nel resto delle tue attività: sullo studio, sul lavoro, su qualsiasi problema e/o ostacolo si metta tra te e il tuo obiettivo.
E così arrivi a fare i 10km, un grandissimo traguardo per me, credetemi. Ma poi arrivano i 12, i 14.. i 15km.. e chissà, magari anche la prima mezza maratona?!
Ci penserò, nel frattempo mi godo la primavera, stagione perfetta per chi corre (..se non si hanno allergie!).