Avete presente il packaging di Corona con le lattine che si avvitano?
(Se non ne avete mai sentito parlare, guardate il video!)

Alcune volte abbiamo la sensazione che sia già stato detto tutto, fatto tutto, scritto tutto.. “e che valore aggiunto potrei dare se lo facessi io? Sicuramente l’hanno già fatto in tanti e probabilmente meglio di me..”

Eppure, c’è sempre spazio.

Questo esempio di Corona lo trovo molto motivante: stiamo parlando di una lattina di Birra, che cercava un modo per essere più sostenibile. Diciamocelo: non un compito facile innovare in questo settore di mercato.

Eppure ci sono riusciti: creando un pack che non solo evita consumo di plastica e/o carta aggiuntiva, ma che da anche al Brand una nuova chiave di attualità e modernità.

Corona ha conquistato una fascia di pubblico nuova e più giovane, con una mossa di Marketing molto intelligente.

Sapete qual è un’altra caratteristica bella e importante di questo nuovo pack di corona? Che l’azienda ha liberato il design, il che significa che potenzialmente tutte le aziende possono utilizzare la loro idea liberamente, perché sperano in una riduzione dell’uso della plastica e in un vantaggio reale, a lungo termine, per l’ambiente.

Ora vi stupirò: questa notizia che vi ho appena raccontato non è nuova. Risale al 2019.

Si, Corona ha lanciato questo progetto nel 2019.

L’ha portato avanti? Qualcuno di voi l’ha mai visto realizzato? Era stato avviato in Messico come test e avrebbe dovuto diffondersi in tutto il resto del mondo velocemente, ma non ci sono aggiornamenti su queste particolari lattine ad oggi e non si sa se il progetto è stato sospeso o abbandonato.

Da dire c’è che l’azienda continua ad essere molto attenta alla questione packaging e ambiente: nel 2021 ha lanciato la nuova confezione in carta riciclata derivante da scarti alimentari (per la precisione dall’orzo in eccesso) per la confezione da sei bottiglie in vetro.

Ma tutto ciò non cambia il punto centrale di questo articolo: non fatevi fermare dalla paura del “ma sicuramente l’hanno già fatto e meglio di come avrei potuto farlo io”. Andate oltre. Buttatele giù quelle idee, scrivetele, ragionateci.. magari il 90% le butterete, ma chissà cosa può nascere dal quel piccolo 10%..

Un piccolo consiglio personalissimo sulla questione della creatività..

È la staticità ad uccidere la mente creativa e l’evoluzione personale.

La routine è vita per l’essere umano, è benessere, ma deve essere alimentata.
Routine significa anche tenersi dei momenti per sorprendersi.

Prendetevi del tempo per leggere (di tutto, non solo di lavoro), guardate i film al cinema, andate a passeggiare per le città guardando in su, fatevi contaminare da tante cose diverse. Non guardate solo film che siete sicuri vi piaceranno; non leggete solo un genere di libri.

Fatevi stupire (in positivo e in negativo, se necessario).

E così il Cominc Sans è stato dichiarato il font più leggibile per i dislessici.

Una grande e inaspettata rivincita, la sua.

Che piaccia o no, questo font semplifica la vita di alcune persone che hanno una difficoltà e, nella società di oggi che si mostra fiera paladina dell’inclusività, non possiamo non tenerne conto.

Probabilmente qualche grafico si sarà svegliato con l’orticaria quando è uscita la notizia, ma è importante fare una riflessione che vada oltre i gusti personali in questo caso.

Ormai lo sappiamo: l’attenzione è la merce di scambio principale online. Oltre alla soglia ridotta della nostra attenzione dobbiamo fare i conti anche con le difficoltà di ognuno di noi, la dislessia è una difficoltà di alcuni, certo, ma va considerata.

Le mie ultime settimane di lavoro sono state una maratona, di quelle dove l’arrivo non si materializza mai, eppure eri ben allenato..

In queste settimane ogni notizia, ogni post, ogni email.. tutto ciò che nelle prime 3 parole non aveva qualcosa che mi serviva finiva automaticamente in una cartellina del mio cervello chiamata “per quando avrò più tempo”.

Ora, immaginate di essere una persona che, oltre ad avere poco tempo, fa anche fatica a leggerlo quel contenuto.. da impazzire, no?

Ecco: abbiamo una parziale soluzione nell’utilizzo del Comic Sans.

Ora andiamoci piano, non dobbiamo utilizzarlo sempre e ovunque, ma va preso in considerazione perché in alcuni contesti potrebbe essere un ottimo alleato.

L’inclusività oggi, nel 2022, deve essere nelle nostre menti, nella pianificazione dei brand.. perché è il futuro.

Se non ci impegniamo per comprendere le nuove generazioni ci allontaniamo dai consumatori di domani, dalle persone che formeranno la società in cui -si spera- i nostri brand vivranno in futuro.

Ora vi racconto un episodio di qualche mese fa.

Siamo alla motorizzazione, è ora del rinnovo patente. Sono in attesa fuori, davanti alla portineria.

La portinaia, il cui ruolo -poverina- è un piuttosto noioso e ripetitivo, fornisce diligentemente le informazioni all’arrivo di nuove persone fino a quando una signora di circa 70 anni esce dallo stabile e inizia una discussione piuttosto accesa proprio con lei.

La signora, che si auto-definisce ‘anziana’, era risentita perché i pagamenti per il rinnovo patente devono essere obbligatoriamente fatti online “perché qua adesso sono tutti che programmano con il computer” e loro fanno fatica, devono chiedere al nipote e insomma “fammi un bollettino che vedo in posta e pago e mi arrangio”.  La sua argomentazione, dai toni e dalle parole usate, poteva titolare “Allora ditelo, muori e lascia spazio ai giovani” (parole sue!).

Tralasciando il modo, sia della signora che della ragazza, in cui è stato gestito lo sfogo, la vicenda mi ha innescato un pensiero che si collega al discorso sull’inclusività che facevamo prima.

Si, perché spesso quando parliamo di inclusività pensiamo solo ai giovani e alle differenze di genere, ma anche gli anziani sono una categoria spesso maltrattata dalla nostra società.

Pensateci un momento.. la nostra società penalizza gli anziani?

Non facendo –ancora– parte di quella categoria non lo sappiamo, eppure episodi come questo mi fanno pensare che sia proprio così. Nel tentativo di semplificare la gestione del processo penalizzi una categoria di persone che per legge tornerà al rinnovo patente più spesso delle altre, e non permetti a quelle persone di essere autonome nel prendersi cura delle loro cose.

 

“Ma quindi Chiara, stai dicendo che sei contro la digitalizzazione e che era meglio il bollettino?” No, ma dico che se cambi una regola devi anche dare la possibilità a tutti di rispettare quella nuova.

 

Ad esempio: anziché lasciare la portineria (vi garantisco che faceva poco lì oltre ad annoiarsi, era sostituibile con dei banner con le indicazioni di dove andare per quale servizio) forniscile un tablet e mettila in sala d’attesa all’interno, ad aiutare le persone a fare il pagamento.

È un esempio, può non essere fattibile per molte ragioni, ma delle alternative al “torna quando avrai pagato online e non mi interessa come fai a farlo” dovranno pur esserci, no?

Ecco, quando parlo di inclusività parlo anche di questo: la società e le aziende non possono non pensarci.

Tornando ai giovani vi riporto un’altra riflessione, se avete voglia di leggerla ;))

Qualche tempo fa leggevo un articolo sul tema dell’inclusività rapportato alle campagne pubblicitarie, raccontava i casi di Barbie e le sue collaborazioni con alcuni brand di moda, interessanti e stimolanti come azioni promozionali, ma il tutto mi ha spinta ad una riflessione…

Come genitori oggi abbiamo una responsabilità enorme, e un compito davvero difficile: riuscire a far crescere i nostri figli con la mente aperta, senza trasmettere loro troppe opinioni personali.

La società di oggi è molto diversa da quella in cui sono cresciuti i miei genitori, ed è diversa anche da quella in cui sono cresciuta io: è molto più aperta, globalizzata, inclusiva appunto. Ma non essendo cresciuta in una società così, non è facile capire cosa significhi fino in fondo per una bimba, per una ragazzina.

Esempio, magari banale eh.. belle le Barbie transgender, ma dovrò spiegargliele in qualche modo? Come? O semplicente il solo fatto di averle, di vederle, le permetterà di avere riferimenti diversi e più inclusivi di quelli che ho avuto io?

Altro esempio: avete presente quella fotografia dell’uomo transgender incinta (utilizzata anche come campagna pubblicitaria)?  Ecco, se lei un domani mi chiedesse se gli uomini possono fare bambini, io d’istinto risponderei di no. Ma probabilmente sbaglierei. Sarebbe un insegnamento limitante?

Sono seria: mi ritrovo spesso a chiedermi cosa e come dovrei relazionarmi con lei su certe tematiche.. Al di là delle scelte che ognuno fa per sé stesso, delle decisioni che si possono prendere.. magari tra 15 anni quando mia figlia sarà adolescente di situazioni come questa ce ne saranno molte e non si noteranno più.. quindi dovremmo abituarci anche a costruire un nuovo modo di dialogare e di rapportarci a determinate tematiche.

Sbaglio? Mi faccio forse troppe paranoie?

Non lo so, ma so che domande come queste dovrebbero stare anche nella mente dei brand, se vogliono lavorare per il futuro.

Nel nostro piccolo come agenzia di comunicazione in Gingernlemon ci proviamo, e so che non è facile: è complesso imparare a scrivere nel modo giusto, ad utilizzare frasi corrette, terminologie.. ma è difficile anche pensare di rendere un progetto inclusivo a tutto tondo.. però, il fatto che sia difficile non ci impedisce di pensarci, di andare per gradi, di imparare. No?

 

Siamo alle prime settimane di gennaio e Facebook non ci fa mancare le novità: un nuovo layout per le pagine facebook.

Al momento il cambiamento riguarda unicamente le Pagine di Creator e Personaggi pubblici, non sappiamo ancora se e quando il nuovo design verrà rilasciato anche per aziende e attività locali, ma vediamo quali novità sta introducendo il gigante blu.

Come possiamo leggere sulla News ufficiale di Facebook, il cambiamento è in Roll Out nei prossimi mesi e pian, piano diverrà operativo per tutti.

nuovo-layout-pagine-Facebook

L’obiettivo principale è quello di dare maggiore libertà d’azione agli influencer, un modo per avvicinarsi a questo mondo e per mantenere questo importante bacino all’interno della piattaforma.

 

Con il nuovo Design Facebook rende le pagine più interattive e più partecipative, vediamo nel dettaglio le novità:

  • Un nuovo layout che rende la pagina più pulita e semplice
  • Un News Feed dedicato per scoprire, cercare e soprattutto interagire. Le pagine potranno partecipare alle conversazioni, seguire i contenuti di tendenza e interagire con Fan e contenuti
  • È stato semplificato il passaggio tra pagina e profilo personale
  • Sono stati migliorati gli strumenti di gestione della pagina e l’assegnazione dei ruoli, anche nei messaggi, inserzioni e contenuti

 

Gli Influencer avranno quindi maggiori possibilità di entrare e rimanere in contatto con i propri Follower: e qui è una delle novità più importanti, spariranno i ‘Mi Piace’ in favore dei soli Follower, dato molto più significativo e di qualità superiore.

Per i creator inoltre la possibilità di commentare ed entrare in contatto con il pubblico garantisce maggiore visibilità, perché i loro commenti saranno inseriti in una posizione favorevole e più visibile rispetto agli altri, posizione che sarà ulteriormente migliorata nel caso di profilo verificato.

 

nuovo design pagine Facebook

 

Facebook inserisce anche un nuovo formato Q&A – simile alle domande di Instagram nelle Stories – al momento attivabile solamente da Desktop. Si tratta della possibilità di aprire una sessione di domande e risposte, attiva per un tempo massimo di 24ore.

Facebook sta cercando di avvicinarsi ad un mondo che sempre più preferisce altri strumenti e il tentativo è quello di dare loro più spazio di manovra, permettendo azioni di Personal Branding più interessanti e coinvolgenti e diminuendo il distacco che le pagine – soggetti principalmente passivi/inattivi se non nei loro spazi – creavano con gli utenti.

I cambiamenti, a detta dello stesso Facebook, sono solo all’inizio. Vedremo dove questa direzione porterà il Big Blu e se sarà in grado, grazie a questi cambiamenti, di togliersi l’appellativo di Social Vecchio – o morto! – e guadagnarsi un nuovo spazio.

In Settembre 2020 Instagram e Messenger hanno annunciato un’unione più solida e una serie di novità e cambiamenti nelle piattaforme di messaggistica.

Tutti i nuovi strumenti annunciati avevano lo scopo di rendere più semplice restare in contatto con gli altri. Lo scorso anno con l’arrivo del Covid-19 gli strumenti digitali hanno permesso a molte persone di non sentirsi completamente sole e i Social hanno lavorato duramente per creare delle nuove possibilità che permettessero a tutti di ‘fare cose insieme’.

In Novembre 2020 Instagram annuncia l’aggiornamento dei Direct e la disponibilità di Watch Together.

watch together instagram

L’aggiornamento prevede che nei DMs si possa avviare una Video Chat in cui guardare insieme IGTV, Reels, film e video di tendenza in tempo reale e mantenendo attiva la video-call.

 

Un’esperienza per rendere possibile fare qualcosa di semplice come guardare un film insieme anche non potendo stare fisicamente insieme.

La medesima funzionalità è disponibile anche su Messenger, ovviamente, anche nelle Messenger Room.

Le due piattaforme di messaggistica hanno rilasciato anche i Temi per Chat, già disponibili per tutti gli account, per personalizzare le conversazioni, ma anche stickers personalizzati, reazioni con Emoji personalizzate e molto altro.

nuovi strumenti instagram

Qui potete leggere la News ufficiale con tutti gli strumenti in Roll Out per restare in contatto con Follower e Amici.

 

Oggi torniamo a parlare di Instagram e lo facciamo con uno strumento ancora poco utilizzato: le Guide.

Le Guide sono state lanciate in Maggio 2020 con l’obiettivo di supportare il Benessere delle persone, durante il periodo del primo lockdown e in piena pandemia. Il Focus che ha portato alla loro creazione è stato far si che i contenuti riguardanti benessere, equilibrio corpo-mente, psicologia ecc, avessero una maggiore visibilità e uno strumento in più per fare informazione.

Cosa sono le Guide di Instagram?

Le guide sono considerabili come Raccolte: l’account che le utilizza può raccogliere una serie di post da lui pubblicati per creare una mini guida. Ad esempio un’insegnante di Yoga che ogni settimana pubblica delle mini-pratiche tematiche potrebbe, a fine mese, raccogliere tutti i post in una Guida unica a disposizione degli utenti.

Una bella possibilità per avvicinarsi agli utenti e facilitare loro la ricerca di contenuti e la fruibilità dei contenuti ‘vecchi’, essendo la Gallery del profilo cronologica.

In novembre 2020 Instagram amplia lo strumento rendendolo disponibile a tutti e soprattutto, più visibile.

le guide di instagram

Le Guide sono ora disponibili per tutti gli account, possono essere create e condivise nelle Stories o nei Direct. Le Guide possono riguardare anche Prodotti, che possono rimandare all’Instagram Shop, il che amplifica la diffusione di contenuti e la possibilità di scorprire account, brand e prodotti che non si conoscevano.

Lo strumento è pensato per avvalorare il lavoro dei Creator che sono fonte di grande ispirazione per gli Utenti della piattaforma, che si parli di una crema viso o di scoprire un nuovo posto o di commentare un nuovo libro.

Sul sito ufficiale si legge:

Ci auguriamo che le Guide forniscano un altro modo per connetterti con i tuoi account preferiti e lasciarti ispirare dai contenuti che le persone amano su Instagram.

Sicuramente è una nuova possibilità per tutti come utenti e per chi lavora con la piattaforma per dare maggiore visibilità ai suoi contenuti e lasciare libero spazio alla creatività.