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Scrivi.

Me lo ripeto ogni giorno. Scrivi.

Per imparare a farlo meglio.
Per condividere il tuo pensiero.
Per farti sentire.
Per dire la tua.
Per essere presente.
Scrivi.

Ma trovare il tempo da dedicare alla scrittura non è sempre facile e scontato.

Eppure nella mia testa è tutto meticolosamente organizzato. Dovrei:

  • leggere un’ora al giorno;
  • scrivere un’ora al giorno;
  • allenarmi un’ora al giorno;
  • studiare un’ora al giorno;
  • dedicare due ore al giorno alle passeggiate con i cani;
  • dormire almeno sette ore a notte;
  • lavorare non più di otto ore al giorno;
  • e poi il tempo per mangiare, diciamo un’ora per il pranzo e un paio d’ore per la cena;
  • e poi boom, la giornata è finita.

Se le mie giornate fossero così non parlerei con nessuno, il mio telefono non squillerebbe mai e non avrei imprevisti da gestire. Ovviamente credo che questa cosa sia SOLO nella mia mente, perché le mie giornate non hanno mai, e dico MAI, funzionato così. Ma questa è un’altra storia.

Questo è un periodo molto strano della mia vita.
Nel giro di pochi mesi sono cambiate (e stanno continuando a cambiare) tantissime cose, ma non a causa del naturale evolversi delle situazioni, ma per mie personalissime scelte.

Ho scelto di cambiare. Città, modo di lavorare, abitudini, casa.. tante cose, tutte assieme.
E adesso sono in quello strano limbo in cui devo adattarmi a tutte le novità che ho fatto entrare nella mia vita (ma non è facile), devo riuscire a mantenere comunque la lucidità e la costanza necessaria che mi servono nel lavoro (ma anche qui, non è facile) e devo assolutamente restare concentrata sullo studio e sulla mia formazione professionale che avanza inarrestabile (impresa titanica).

Il punto è che non voglio fare switch-off. Mi spiego meglio: nonostante il sovraccarico di cose, il bisogno che sento non è quello di staccare al 100% dal lavoro e da tutto e andare, che ne so, in ferie per 15 giorni a Bali (non che mi farebbe schifo, eh). Il mio lavoro mi piace e mi piace prendere nuovi progetti da gestire, organizzarmi il mio tempo (e bla, bla, bla, ne ho già parlato tanto), per cui non è lavorare che mi pesa, è il non riuscire a chiudere un po’ di cose, non riuscire a mettere il tick alle voci della mia lista insomma.

Sicuramente ci vorrà un po’ per riuscire ad avere tranquillità e serenità mentale.. qualcuno di voi ci sarà sicuramente già passato: trasloco, lavori di ristrutturazione, una vita in scatoloni diligentemente organizzati in cui però non si trova comunque un tubo; tornare a casa da lavoro e rendersi conto di non avere una casa, ma un campo di battaglia, e doversela mettere via perché:

1, la cucina che stai aspettando non arriverà prima della metà di agosto;

2, i lavori per rivestimento e pavimentazione della tua nuova cucina (e salotto) non possono essere fatti prima, perché comporterebbero il rimanere senza cucina per oltre un mese;

3, i bagni, che tu tanto avresti voluto rifare con un tocco di bacchetta magica, sono più costosi e complicati del previsto e non puoi far altro che farne uno alla volta e con tempi biblici.

Quindi, in questa situazione (di merda, si può dire?) montare mobili, mettere in ordine vestiti e pulire è utile quanto l’ultimo quadratino di carta igienica quando sei sul wc dopo colazione.

Digressioni-sfogatoio a parte, tutto questo periodo mi ha dato un bello schiaffo sotto due punti di vista:
– quanto sia dannatamente importante una routine, personale, per avviare la giornata e una quotidianità. Giusto per capirci, io ancora non so dove andare a fare la spesa nei pressi della mia nuova casa e questa settimana proverò, per la prima volta, un estetista della zona (speriamo bene!);
– quanto la vita non smetta mai, e davvero mai, di ricordati che è più forte di te. E non è sempre detto che questo sia un male eh, badate.

Direi che per oggi la smetto con gli argomenti personali e torno al mio tanto amato WordPress per continuare il montaggio di un paio di siti che devo ultimare entro la fine di questa settimana (yuppi!).

Tornerò presto a narrarvi le vicissitudini della mia ristrutturazione, non temete.

Ps, l’immagine di copertina serve solo a ricordarmi che comunque sia io in ferie ci vorrei anche andare.

Quando inizio il montaggio di un nuovo sito web normalmente la prima giornata vola in un lampo.

E’ la stessa sensazione di quando devi scartare un regalo, non sai cosa c’è dentro, ma non vedi l’ora di scartarlo, aprilo e iniziare ad usarlo.
La stessa cosa mi capita con i siti web. Il passaggio dalla bozza grafica al reale, mettere a posto i singoli pezzettini per dare forma ad una pagina web dinamica.. ecco, non so spiegarlo ma mi assorbe completamente. E anche se avevo programmato di lavorarci solo alcune ore per dare spazio anche ad altre cose, normalmente mi ruba la giornata intera!

Vi capita mai? Credo sia sinonimo di lavorare con passione.

Qualcuno (Confucio!) diceva:

“trova un lavoro che ami e non dovrai lavorare nemmeno un giorno nella tua vita”

scrivere

Questa però penso sia la difficoltà più grande: trovare il lavoro giusto.

E non è facile. Specialmente oggi, realtà in cui le opportunità normali sono limitate ma fioccano quelle digitali e in continua evoluzione. E’ un mondo in cui è più facile inventarsi un lavoro che trovare un posto di lavoro.
In una realtà così è indispensabile essere intraprendenti, forti, un po’ spericolati forse, ma soprattutto bisogna saper scegliere.

Scegliere cosa vuoi fare.
Scegliere chi vuoi diventare.
E rischiare.

Personalmente so che il cammino è lungo e sono certa che la strada non è dritta ne tantomeno priva di buche, ma con ambizione e determinazione io ho capito di potercela fare, anche se mi ci è voluto qualche anno per capirlo!

Un’aspetto che invece ancora non ho compreso è il valore di questa dedizione. Mi spiego meglio. E’ la cosa giusta farsi prendere dalla novità e buttarsi a capofitto verso un nuovo progetto? Oppure bisognerebbe sempre cercare di mediare tra entusiasmo e razionalità, dosando i tempi nel modo giusto?

..suggerimenti?

Per farvi capire, questa mattina apro il mac, controllo la posta, organizzo la giornata.. poi ricevo l’approvazione della bozza grafica dal cliente: si comincia!

Si tratta di un sito da realizzare in WordPress, sarebbe il restyling di un sito esistente, ma alla fine abbiamo scelto di rifarlo da capo, per una serie di motivi che molti di voi sicuramente possono intuire.

Ore 8.45: “Ok dai, scarico solo il template e mi do un’occhiata veloce alla documentazione, poi organizzo il lavoro per i prossimi giorni in modo da incastrare il tutto..

Ore 12.50: “Cavoli è tardissimo!

E niente, in un attimo senza nemmeno rifletterci ho iniziato a montare l’home page, “solo per orientarmi e capire il funzionamento dei nuovi plug-in“, caricare i dati aziendali e configurare le impostazioni di base, tagliare un pò di foto e sistemare lo slider “giusto per capire come funziona“.. ho dovuto impormi di smettere! 🙂

Certo, passata l’enfasi delle prime ora poi riesco ad essere precisa e organizzata, programma inserito a calendario in modo da incastrare tutti i progetti e si continua il lavoro come da scadenzario.. ma all’inizio è sempre difficile non farsi prendere la mano!